Matite, storie e supereroi. Quando a Magione il fumetto diventa avventura

La prossima volta porto un microscopio per vedere meglio i tuoi disegni!”. Con questa battuta Claudio Ferracci, insegnante del corso e direttore della Biblioteca delle Nuvole, commenta scherzosamente i lavori di uno dei ragazzi del laboratorio di fumetto. Questo giovane autore porta sempre con sé uno zainetto colmo di materiali e disegni minuscoli, popolati da personaggi microscopici ma incredibilmente dettagliati che, insieme agli altri partecipanti, hanno reso ogni incontro nella biblioteca comunale Vittoria Aganoor Pompilj di Magione un momento ricco di creatività e meraviglia.

Sedici ragazze e ragazzi tra i 9 e i 14 anni hanno affrontato questa avventura insieme, guidati dalla curiosità e dalla voglia di raccontarsi attraverso matite, parole e tanta immaginazione. Il laboratorio, parte del progetto Tralci e sostenuto dalla Regione Umbria, ha avuto come partner fondamentale la Biblioteca delle Nuvole, punto di riferimento per chi ama fumetti e illustrazioni, e ha potuto contare sulla costante disponibilità del Comune di Magione, sempre attento nel facilitare lo svolgimento degli incontri e nel mettere a disposizione gli spazi necessari. Claudio ha guidato i ragazzi attraverso un percorso articolato che ha toccato vari aspetti del fumetto: dalla caratterizzazione dei personaggi alla rappresentazione del movimento, dalla prospettiva intuitiva all’uso delle inquadrature e dei codici narrativi specifici, fino alle tecniche avanzate come l’inchiostrazione e il chiaroscuro. Questa varietà di strumenti ha permesso ai giovani autori di esprimere la propria immaginazione con consapevolezza e originalità.

Ogni incontro è stato un mix di idee, risate, scoperte e anche silenzi profondi, in cui il fruscio delle matite sul foglio raccontava storie ancora da immaginare. Durante gli incontri sono nate creazioni di ogni tipo: robot giganti, melanzane animate, fate e streghe immerse in mondi magici. Qualcuno ha esplorato stili semplici ma espressivi, usando pochi tratti ben calibrati; altri si sono avventurati in atmosfere più dark, mentre alcuni personaggi sembravano usciti direttamente dalle pagine di qualche pubblicazione manga. E poi, dietro quei disegni a volte buffi o fantastici, si intravedevano spesso piccoli autoritratti, una tecnica molto usata anche da fumettisti professionisti per creare personaggi autentici e riconoscibili, anche se forse i giovani autori non se ne rendevano ancora pienamente conto.

Tra i momenti più significativi c’è stata la visita a Trasimeno Fumetto, il festival che ogni anno porta a Magione appassionati e autori del fumetto. I ragazzi hanno potuto toccare con mano una realtà piccola ma ricca di qualità, incontrando autori affermati come Pasquale Del Vecchio e Alberto Lavoradori, dai quali si sono fatti fare disegni e dediche. Il festival si è svolto al Museo della Pesca di San Feliciano, e ha visto la partecipazione di numerosi fumettisti, illustratori e sceneggiatori. Sempre accompagnati da Claudio, i partecipanti hanno potuto visitare una mostra di tavole e fumetti interamente dedicata ai robot, un’occasione stimolante per osservare da vicino tecniche e stili diversi e lasciarsi ispirare dal lavoro di tanti professionisti del settore.

Il laboratorio si concluderà quest’estate con una mostra aperta alla comunità, allestita nel foyer del Teatro Mengoni di Magione. Un appuntamento che rappresenta non solo un punto d’arrivo ma un’opportunità per riflettere sul ruolo del fumetto oggi. Sicuramente, lo sviluppo di questo linguaggio negli ultimi anni, trainato soprattutto dai manga ma anche dalle graphic novel, ha avvicinato sempre più ragazzi a un modo immediato ed efficace di narrare storie. Per giovani cresciuti nell’epoca delle immagini, il fumetto diventa uno strumento fondamentale per esprimersi e raccontarsi, superando le barriere del linguaggio scritto e raggiungendo in maniera diretta ed efficace le proprie emozioni e idee.