Filosofi…amo, l’associazione di Via dei filosofi che sogna (e non solo) un quartiere migliore

Via dei Filosofi, appena fuori dal centro. Quartiere variegato, figlio del boom economico. Ma di quali filosofi parliamo di preciso? Non certo quelli a cui sono state intitolate, poi, le traverse laterali della piaggia e della via omonima, ma i perditempo, i simpatici fannulloni, i sognatori, come scrive Mauro Pianesi in Dai Biancospini alle scale mobili, unico libro a trattare la storia del quartiere. Chissà, forse col passare dei decenni i perditempo sono diminuiti, ma non i sognatori, un po’ come quei residenti e operatori economici che nel 2014 si sono posti un obiettivo comune: rivitalizzare e riqualificare il quartiere di via dei Filosofi. Nasce così Filosofi…amo, associazione di promozione sociale, che conta ormai circa 600 soci.

“Nostro obiettivo principale è quello di dare una rappresentatività alla realtà del quartiere e ricreare soprattutto un tessuto sociale e relazionale sempre più fragile e appeso a un filo – mi spiega Francesco Berardi, presidente di Filosofi…amo – Come in tutti i quartieri ci sono anonimato, indifferenza, problemi di sicurezza, di abbandono, ma iniziativa dopo iniziativa, col tempo siamo diventati un po’ la voce del quartiere, dove le notiziole, i fatti belli e brutti trovano in noi un’eco, una risonanza”. L’associazione è diventata a tutti gli effetti un punto di riferimento per la zona, acquistando una credibilità tale da convincere alcuni residenti a uscire quasi esclusivamente per le iniziative organizzate dalla stessa Filosofi…amo, come le cene ricreative nei punti nevralgici del quartiere, in genere davanti ai bar, luoghi per eccellenza di aggregazione. Il primo appuntamento dell’animazione estiva 2021, dal nome Ciak si gira–Ciak si mangia, si è svolto infatti a fine luglio nella piazzetta davanti al Bar Filosofi, il secondo, Pizza rossa–Abito bianco, il 26 agosto davanti al Bar Mokambo. “Siamo piccoli e grandi allo stesso tempo, abbiamo fatto molto, ma possiamo fare di più”, aggiunge Francesco.

Durante il lockdown l’associazione ha intrapreso diverse iniziative per tenere unito il quartiere, tra le quali Balconi e giardini fioriti che, con più di 50 partecipanti, ha riscosso molto successo tanto da essere riproposta anche nella zona di Fontivegge. Nei mesi di maggio e giugno il consiglio è passato a fotografare balconi, giardini e finestre in fiore, con l’obiettivo di creare a fine iniziativa una rassegna fotografica che verrà esposta presso la sede dell’associazione e pubblicata sui social.

Balconi e giardini fioriti

Tema caldo e oggetto di attenzione da parte dell’associazione è sicuramente il parco Sant’Anna, polmone verde della zona, che versa tuttavia in uno stato di abbandono. Nella prima, grande area verde attrezzata della città, diversi sono stati gli interventi da parte di Filosofi…amo, come l’acquisto di giochi per bambini, ma gli attuali progetti di intervento incontrano difficoltà e barriere burocratiche, il rapporto con le istituzioni è a tratti faticoso.

La ricerca e la memoria dell’identità storico-culturale del quartiere sono un altro importante obiettivo che l’associazione si pone, e che trova delle risposte nel libro Dai Biancospini alle scale mobili sopra citato, piccolo zibaldone in cui è possibile leggere di vie e personaggi che hanno convissuto nell’antico Fosso di Sant’Anna dai tempi della Perugia romana al Medioevo, dall’Ottocento agli anni ‘50/’60 del secolo scorso – quando il fosso diventò un quartiere vero e proprio – fino ai nostri giorni. “Questo libro, quindi, è un primo tentativo di raccogliere la nostra reminiscenza, preziosa sia per chi vive da tanto tempo e magari ci è nato, sia per chi è venuto successivamente. E le bellezze della nostra via e dei suoi abitanti di un tempo e di oggi devono essere conosciute anche dai più giovani, per fare memoria non solo delle modifiche urbanistiche ma anche di taluni fatti avvenuti in questi anni”, si legge nella prefazione del libro.

Francesco a tal proposito mi spiega che, seppur ci sia partecipazione e coinvolgimento da parte dei residenti, a mancare ancora è quella componente giovane che risulta invece estremamente necessaria. L’associazione è molto legata anche alle attività del Rione Porta San Pietro, tanto da riuscire, per ben due edizioni di Perugia 1416, a spostare il corteo storico in via dei Filosofi. “È stato un po’ come farlo in mezzo ai grattacieli”, aggiunge Francesco.

Perugia 1416

Le azioni volte a rafforzare la sicurezza e l’assistenza nel quartiere che Filosofi…amo mette in campo sono molteplici. La sede dell’associazione è infatti base operativa delle sentinelle di quartiere, espressioni dell’iniziativa Senti.qua promossa dalla cooperativa Nuova Dimensione. Si tratta principalmente di un servizio di orientamento nella rete dei servizi socio-sanitari in favore degli anziani, che prevede diverse azioni tra cui piccole commissioni (spesa, farmacia, medico di famiglia) presso esercenti del quartiere anche con consegna a domicilio e consegna farmaci previo ritiro ricette mediche; e ancora aiuto nel disbrigo pratiche presso patronati, caf, uffici, ma anche monitoraggio telefonico e a domicilio per il contenimento di situazioni a rischio, prevenzione dell’isolamento e supporto alla socialità e ascolto. Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.

Insieme al Siulp-Sindacato Unitario Lavoratori Polizia di Perugia, Filosofi…amo ha inoltre realizzato un opuscolo con piccoli ma utili accorgimenti, consigli e misure da poter adottare per strada, in casa, durante l’utilizzo dei mezzi di trasporto, nelle aree di pubblico interesse ma anche nel mondo virtuale di internet dove, ancora oggi, risulta difficile orientarsi e cadere facilmente in trappole truffaldine, specie per le persone appartenenti a fasce di età più vulnerabili.

Un quartiere attivo, un’associazione altrettanto attiva, che da poco vanta l’iscrizione al registro delle Aps – Registro regionale delle associazioni di promozione sociale, e che è per Filosofi…amo un motivo di grande soddisfazione.