Perugia Addosso

Gli studenti del Nid raccontano Perugia in sette sciarpe

Sette sciarpe per sette quartieri della città, Ferro di Cavallo, Via della Viola, Corso Cavour, Corso Garibaldi, San Sisto, Fontivegge, Elce. È Perugia Addosso, opera grafica che traduce il messaggio d’amore per il proprio territorio in una collezione di sette sciarpe, ognuna dedicata a un quartiere simbolo di Perugia, e che vede protagonisti gli studenti del corso di Grafica e di Fotografia del Nid – Nuovo istituto di Design di Perugia.
Ispirata a piazze, chiese, bar, ristoranti, e ai personaggi rappresentativi che li abitano, la progettazione delle sciarpe è partita da un’attenta ricerca della storia dei quartieri e degli elementi caratteristici, come mi racconta Angela Prati del corso di Fotografia: “In un primo momento noi fotografi abbiamo suddiviso le diverse zone da raccontare per poi iniziare lo studio del quartiere scelto. Da quest’analisi, fatta di elementi architettonici, edifici, atmosfere, ma anche leggende o feste tipiche, ogni grafico ha sviluppato il concept della sciarpa, traducendo graficamente e visivamente con simboli e colori i concetti chiave di ogni zona che meglio rappresentassero il luogo. Le sciarpe sono state poi stampate e fatte indossare a una persona caratteristica del quartiere”.

Tra i quartieri c’è anche Fontivegge e in particolare piazza del Bacio, tradotta visivamente alle due estremità della sciarpa con il motivo a scacchi, che riprende la serialità visiva delle finestre quadrate del Broletto e con la forma triangolare che rappresenta la punta della struttura centrale della piazza. Dalla stazione ferroviaria è stato ripreso il font della scritta “Fontivegge” sul fronte, mentre la palette colori ricorda quella del Minimetrò.

Essendo una parte di piazza del Bacio adibita allo skateboarding, i ragazzi hanno ritenuto idoneo far indossare la sciarpa a Michelangelo Sagazzi, skater della zona. Le persone ritratte negli scatti Perugia Addosso rappresentano infatti l’identità di ogni luogo.

“Sono persone-simbolo di quella zona: c’è il proprietario del ristorante più frequentato dai giovani, il parroco della chiesa ma anche la tifosa della squadra di calcio. Ognuno di loro rappresenta, a proprio modo, l’emblema del quartiere, e ne trasmette l’essenza. La possibilità di fotografare le sciarpe addosso a chi realmente appartiene a quel luogo ha chiuso il cerchio del progetto, inserendo l’opera fisica nel contesto a cui intimamente già apparteneva”, continua Angela.

L’idea progettuale parte in realtà da lontano, precisamente da Milano, dove Burro Studio, famoso studio grafico, nel 2018 dà il via al progetto e, dopo essere diventato fenomeno virale ed essere stato replicato anche a Roma e Bari, approda nel capoluogo umbro grazie alla collaborazione con gli studenti Nid. In questo il caso ruolo dello studio è stato quello di supervisore durante l’avanzamento dei lavori di grafica, consigliando e aiutando i ragazzi.

“Portare a Perugia il format di Burro Studio è stato sicuramente emozionante ma soprattutto stimolante – conclude Angela – La nostra realtà cittadina è molto diversa da quella di Milano, Roma o Bari. Abbiamo scelto di ridimensionare il progetto originale per poter improntare la narrazione su diverse aree del centro storico di Perugia e su alcune importanti zone periferiche”.

Il tuo quartiere ti copre le spalle. Stretto al collo, portalo in giro.