I beni comuni? Una questione che ci riguarda

Le azioni messe in campo da Borgorete, capofila per l’innovazione sociale di Agenda Urbana

Borgorete è una cooperativa sociale che opera da quarant’anni nel campo della progettazione e gestione di servizi sociali, sociosanitari ed educativi nel territorio di Perugia e della sua provincia. Impegno della cooperativa è quello di garantire i diritti quotidiani delle persone accolte nei servizi e dei soci che ne fanno parte, al fine di contribuire ai processi di trasformazione sociale e politica che determinano il bene comune del territorio perugino.

Fin dal 1979 Borgorete si è sempre caratterizzata sullo scenario perugino per approcci molto innovativi, essendo contraddistinta da un dna di sperimentazione di processi, metodologie ed esperienze di interventi che fossero sempre molto vicini ai bisogni emergenti.

A operare sono circa 160 cooperatori, che si impegnano ogni giorno a garantire la qualità degli oltre 25 servizi e progetti attivi nelle diverse aree di intervento, coltivando relazioni e collaborazioni a livello locale, nazionale ed europeo. A livello locale e cittadino Borgorete si impegna sempre di più, oltre che sui fronti già consolidati, su quello dell’emergenza sociale (gestione dei nuovi servizi di pronto intervento sociale, spazio accoglienza notturna, spazio ristoro sociale, progetti sulla tratta di esseri umani, schiavitù e accattonaggio e pronta accoglienza per adulti) promuovendo forme innovative di collaborazione per lo sviluppo di comunità attraverso esperienze come Officine Fratti (creative space) Cult (community hub), Social Theater (drammaturgia sociale) e “Luoghi Comuni”.

Progetto Asse innovazione sociale Agenza Urbana

L’approccio innovativo della cooperativa si riscontra anche nel suo intervento all’interno dell’Asse Innovazione sociale dell’Agenda Urbana del Comune di Perugia, in cui Borgorete fa da capofila.

Si tratta di un approccio che vede la sperimentazione di un nuovo rapporto tra istituzioni e cittadini, attraverso la costante partecipazione di quest’ultimi alle decisioni e alla realizzazione degli interventi migliorativi, con l’intento dunque di migliorare la qualità delle relazioni e della coesione sociale della comunità.

Ruolo centrale della cooperativa, così come di tutti gli altri partner presenti nel progetto, è dunque quello di accompagnamento della cittadinanza, che si tradurrà nello specifico in tre azioni, alcune delle quali già avviate.

Costruzione di laboratori di amministrazione condivisa dei beni comuni

Primo compito che Borgorete sta svolgendo è innanzitutto quello di provvedere a una mappatura e a un contatto con il territorio, cioè all’identificazione di tutte le potenziali risorse delle tre zone, dall’associazionismo agli istituti scolastici, passando per l’individuazione degli opinion leader.

La conseguenza di questo contatto sarà la proposta di partecipazione di tutti i soggetti a un percorso formativo suddiviso in due sessioni sulla Gestione dei Beni Comuni, la prima delle quali si svolgerà intorno ai mesi di giugno-luglio. Il percorso formativo, organizzato in collaborazione con Labsus ed erogato da quest’ultimo, vedrà al suo termine la costituzione dei Laboratori di quartiere, momenti di incontro periodici (quindicinali) in cui a partire dalle problematiche e dai bisogni identificati si potranno co-progettare soluzioni. Particolare attenzione verrà posta nella possibilità di creazione di un’identità comunitaria e quindi nell’aumentare la coesione sociale dei territori come antidoto alla diffusione del sentimento di insicurezza sociale.

Ogni laboratorio produrrà un suo Community Planning che conterrà in maniera esplicativa tutto il processo di analisi del territorio e di coprogettazione delle possibili soluzioni, in maniera che siano ben esplicitati i ruoli di ciascuno degli attori, le risorse impiegate e i risultati attesi. I primi laboratori sono previsti tra i mesi di luglio e agosto ma il lavoro per realizzarli è già partito.

Borgorete svolgerà un ruolo di facilitatore di tali processi, che confluiranno nella costruzione di un’esperienza di amministrazione condivisa di un bene comune, come risposta al problema sociale individuato.

L’amministrazione condivisa di un bene comune, che a Perugia risulterebbe essere attuata per la prima volta, consente infatti a cittadini e amministrazione di svolgere attività di interesse generale su un piano paritario, attraverso i patti di collaborazione, strumento normativo che regola il rapporto tra cittadinanza e amministrazione comunale. Tale strumento ribalta completamente il ruolo della cittadinanza, che non risulta più essere esclusa dai processi, ma diventa piuttosto parte in gioco della dinamica di rapporto sociale nel territorio. Ciò comporta dunque un passo indietro da parte dell’ente amministrativo rispetto alla sua centralità, e allo stesso tempo l’abbandono della cittadinanza di un ruolo passivo e a volte di lamentela, causato dal rischio di creare finte aspettative che si traducono poi in un cittadino diffidente. Si prevede dunque un cambio di rotta, anche grazie a nuovi strumenti giuridici che risultano estremamente importanti.

 

Portieri di quartiere

La seconda azione dall’asse di innovazione sociale vedrà l’individuazione di tre portieri sociali di quartiere, uno per ogni zona prevista del progetto. La forte novità rispetto ai portieri sociali del progetto Regeneration Center già presenti nei territori di Fontivegge, Bellocchio e Madonna Alta sta nel fatto che le figure saranno individuate direttamente dalle comunità territoriali e non più dalle cooperative presenti nel progetto. I tre nuovi portieri si differenzieranno inoltre per la capacità di valorizzare e gestire un bene comune e riuscire a creare una rete di relazioni tra la cittadinanza, anche grazie al lavoro di mappatura svolto dagli attuali portieri di Regeneration Center, nel segno di una forte continuità a livello progettuale.

Le figure selezionate, che dovranno dimostrare grandi capacità empatiche ma anche manuali, a seguito di una specifica formazione potranno essere al servizio dei cittadini, raccogliendo, ad esempio, le problematiche sorte e segnalandole agli uffici competenti dei servizi pubblici. Riporteranno periodicamente i bisogni e le segnalazioni raccolte ai laboratori di quartiere per facilitare la lettura continua del territorio e la coprogettazione delle risposte. Si proporranno come punto di informazione sul territorio delle iniziative dell’intervento e di quelle delle altre azioni di Agenda Urbana, mettendo inoltre in contatto bisogni e risorse. Dovranno occuparsi del decoro degli spazi pubblici, facendo da supporto ai soggetti deboli (anziani, bambini) e favorendo il presidio di spazi “critici” (scuole, sottopassi, bagni pubblici, giardinetti, ecc.). Gestiranno concretamente la realizzazione del Community Planning dei laboratori di quartiere e favoriranno la partecipazione e il processo di coinvolgimento dei cittadini per l’individuazione dei temi e dei progetti di rigenerazione e gestione dei beni comuni dei territori oggetto dell’intervento. Insomma, un servizio dai cittadini per i cittadini. In questa fase Borgorete svolgerà un compito di tutoraggio e supporto alle azioni dei portieri.

Urban Sharing Team

La terza e ultima fase, che è già partita con l’attività redazionale di “Luoghi Comuni”, si tradurrà in un’azione di comunicazione sociale di tutti i risultati ottenuti dalle esperienze di condivisione, partecipazione e costruzione di processi di incontro. Un servizio di narrazione di ciò che un territorio è in grado di creare, attraverso varie forme, come “Luoghi Comuni” e altre iniziative culturali: due residenze letterarie, la prima delle quali si terrà dal 26 al 30 luglio, due mostre fotografiche, due laboratori teatrali e sette incontri a tema. I vari strumenti di comunicazione saranno un elemento chiave per influire sulla percezione dell’identità dei quartieri e sulla riduzione della conflittualità insita nei processi di cambiamento del territorio, e per promuovere la creatività urbana.