IL FUTURO APERTO DEL MERCATO COPERTO

IL FUTURO APERTO DEL MERCATO COPERTO

La riqualificazione dello spazio alimenta il dibattito cittadino. E il Progetto Paul Beathens rilancia

Uno fra i più importanti spazi del centro di Perugia, suo fulcro storico e potenziale catalizzatore dell’attività commerciale del cuore della città, è in attesa di riqualificazione. Allo stato attuale delle cose, infatti, il Mercato Coperto è una risorsa non sfruttata come si potrebbe, uno spazio che necessita di essere riammodernato e rivitalizzato, con funzionalità ridotte a quelle di un muscolo atrofizzato. La nuova amministrazione, col lavoro dell’assessore allo Sviluppo economico e al Marketing territoriale Michele Fioroni, ha impresso una forte accelerazione al processo di restyling e risanamento che riguarda l’area. Una svolta che dovrebbe riportare il Mercato a funzionare a pieno regime entro il 2017 – e la cui repentinità è dovuta all’occasione di poter approfittare di finanziamenti regionali per i lavori di ristrutturazione infrastrutturale – e che però ha turbato una parte dei cittadini di Perugia che si dicono preoccupati dalla mancanza di partecipazione nell’elaborazione del progetto.

Fra quelli che hanno maggiormente a cuore le sorti del Mercato Coperto e che stanno monitorando attentamente la situazione e le intenzioni dell’amministrazione c’è il Progetto Paul Beathens, gruppo promotore di eventi culturali e azioni di riappropriazione delle aree cittadine. Gli stessi ragazzi che lo scorso anno hanno organizzato le due edizioni della manifestazione Umbria Grida Terra. Un’iniziativa il cui obiettivo era proprio quello di rianimare lo spazio del vecchio Mercato della città, e offrire un prototipo di attuazione del recupero dello stesso attraverso la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali e dei loro produttori e svariate attività artistiche collaterali.

Nella mente dei membri del Progetto Paul Beathens c’è un modello adottato per l’organizzazione di molti mercati di città europee, che propone la trasformazione, il consumo e la vendita di prodotti del territorio. Merci a chilometro zero ottenute secondo il rispetto delle regole del lavoro e di elevati criteri qualitativi, e che possano essere magari consumate all’interno dello stesso spazio di esposizione, mentre si assiste a spettacoli di musica, arte e improvvisazione teatrale. L’emendamento che Paul Beathens propone con maggiore convinzione al disegno di Fioroni riguarda la possibilità presentata dall’assessore di affidare lo spazio a un unico gestore attraverso un bando di gare. E quindi l’eventualità secondo la quale uno spazio comune per eccellenza, il mercato del centro storico di Perugia, dopo i lavori di risistemazione possa finire nelle mani di un’impresa privata e diventare occasione di ricchezza per uno o pochi imprenditori, ma non di sviluppo per una città intera che vuole ripartire.

Perché, propongono quelli di Paul Beathens, per esempio, non selezionare un consorzio dei più virtuosi produttori locali che si possano prendere cura del Mercato e rilanciarlo? È quello che si augura anche Fioroni, a dire il vero. L’assessore è però convinto che una conduzione pubblica non possa mettere in atto grandi capacità gestionali e non sia nemmeno in grado di far fronte alla copertura economica necessaria alla riattivazione dello spazio; la cosa migliore pertanto sarebbe quella di ricorrere al suddetto bando. Gli ispiratori del Progetto Paul Beathens, tuttavia, rimangono dubbiosi circa la bontà di questa scelta e continuano a tenere le orecchie ben dritte. A tal proposito, per far sì che il livello di attenzione dei cittadini rimanga alto e per alimentare il dibattito partecipato intorno alla questione, hanno programmato, per venerdì 10 aprile, un evento al Postmodernissimo che prenderà il nome di Umbria Grida Terra per il Mercato Coperto e sancirà l’inizio di una raccolta firme per chiedere che questo spazio sia mantenuto pubblico.

Si attendono sviluppi.

Testo di Mattia Giambattista

Umbria Grida Terra per il Mercato Coperto avrà luogo venerdì 10 aprile 2015 al cinema Postmodernissimo a partire dalle 18.30

Lo scopo della serata, accompagnata da un aperitivo e una proiezione, è quello di rinfocolare il dibattito cittadino sull’argomento e lanciare una raccolta di firme che porti all’indizione di un consiglio comunale aperto nel corso del quale si vagli la possibilità di una gestione pubblica del mercato. Ipotesi al momento in contrasto con le intenzioni della nuova amministrazione. «Il Mercato Coperto», dice Giovanni Cenci, vignaiolo resistente già protagonista delle due edizioni di Umbria Grida Terra dello scorso anno e anima del progetto Paul Beathens, «deve diventare il mercato degli agricoltori umbri. L’assessore Fioroni sostiene che un’eventuale conduzione pubblica non possa dare buoni risultati, ma noi abbiamo individuato delle soluzioni alternative alla sua e dei modelli virtuosi di riferimento, in Europa, che lo possono smentire. Non vogliamo che uno spazio così importante per la nostra città, una volta risanato coi fondi della collettività (si parla di oltre cinque milioni tra finanziamenti regionali e comunali), peraltro, venga poi privatizzato. Occorre vigilare per provare a riappropriarcene»