I profughi ucraini a Perugia: i servizi del Comune

Nel sito dell’amministrazione ci si può proporre per ospitare chi scappa dalla guerra

In questo particolare momento storico si percepisce ancora più che in passato l’importanza e il valore della collaborazione, che sia essa tra enti o persone. Risulta così necessario un lavoro di rete che possa toccare le varie realtà del pubblico, del privato e del terzo settore; infatti, solo attraverso un’azione congiunta è possibile mettere a sistema le risorse presenti e le disponibilità che offre la nostra città.

L’amministrazione comunale sta svolgendo un lavoro di pianificazione per rispondere ai bisogni presenti e futuri che, anche se non nell’immediato, potrebbero emergere a seguito della crisi migratoria. Il Comune di Perugia in questa fase sta svolgendo un’importante funzione di coordinamento, ad esempio ha recentemente attivato nel sito istituzionale il form online “Aiuti alla popolazione ucraina” dedicato ai cittadini che vogliono comunicare la propria disponibilità a fornire aiuti e sostegno a chi è in fuga dalla guerra. Nel form, previa registrazione, si può contribuire spontaneamente all’accoglienza o alla cura dei rifugiati ucraini in stato di necessità fornendo aiuti medici e sanitari, mediazione culturale, supporto psicologico, alloggi in abitazioni private e in struttura alberghiera o extra alberghiera.

Le procedure dettagliate sono contenute per intero nell’Informativa per l’Accoglienza e l’Assistenza dei profughi ucraini” predisposta dalla Prefettura di Perugia, un vademecum contenente le linee guida da seguire necessarie ai rifugiati arrivati sul territorio della provincia e a chi decide di ospitarli. C’è poi l’importante lavoro svolto dai servizi sociali territoriali, che si occupano del monitoraggio delle situazioni presenti e del raccordo delle disponibilità segnalate; proprio per questo scopo è stato predisposto un database comune di dati e informazioni, che funge da riferimento per i servizi e le associazioni coinvolte nell’accoglienza. A questo si aggiunge anche l’attivazione di un gruppo di assistenti sociali che è stato nominato e dedicato a questa fase dell’emergenza.

Elisa Granocchia, responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Perugia, ci ha fornito delle informazioni utili a capire come si stia sviluppando questa azione congiunta.  “Noi come Servizi Sociali, insieme ad Arci, Caritas e Croce Rossa, che gestiscono l’accoglienza dei rifugiati ucraini nella nostra regione, abbiamo inizialmente svolto una riunione di coordinamento, finalizzata alla lettura dei bisogni che potevano e dovevano essere soddisfatti in maniera prioritaria, cercando di assegnare gli interventi a seconda delle disponibilità di ogni associazione. Diciamo che poi, oltre a essere un punto di convergenza per le azioni del terzo settore, abbiamo un confronto costante con il resto delle istituzioni, ovvero Prefettura, Questura e Tribunale dei Minori di Perugia”.

Ci spiega, inoltre, che a seguito degli ultimi avvenimenti e in previsione dell’arrivo, nei prossimi mesi, di minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, i Servizi sociali e il Tribunale dei minori hanno rafforzato il sistema dei servizi di affido familiare già in essere nel territorio.

Fortunatamente ad oggi non è stato segnalato nessun caso, ma quello che sarà l’eventuale iter procedurale da seguire non si differenzierà da quello abituale e avrà tempistiche ben precise, proprio per garantire la salvaguardia assoluta del minore. C’è stata comunque una grossa quantità di famiglie che si sono rese disponibili ad accogliere i bambini e questo è stato sicuramente un segnale positivo indice di solidarietà e collaborazione cittadina.

A gestire gli sportelli e le attività operative rimangono comunque le associazioni di volontariato, che sono in collegamento costante con le istituzioni di riferimento del nostro territorio.

Per avere ulteriori informazioni è comunque possibile scrivere alla mail emergenzaucraina@comune.perugia.it

 

Articolo di Ilaria Montanucci