PIEDI NUDI, CORPI DANZANTI E DJEMBE VIBRANTI
Dap: un’esperienza di inclusione, aggregazione e divertimento sui ritmi dell’Africa OccidentaleBallare a piedi nudi per percepire il contatto profondo con la terra, suonare con le mani sulla pelle tesa di un djembe, lasciare che il ritmo pervada il corpo e lo spirito per poi farlo riesplodere attraverso i gesti della danza e il ritmo incessante della musica. La danza africana riesce a toccare delle corde interiori e profonde, a liberare un’energia molto forte, a restituire un contatto atavico con le proprie radici, provare per credere.
Ora cercheremo di raccontarvi cosa la danza africana è per noi, e ciò che proponiamo nella nostra città. Tutto ha preso forma da una passione. Attorno agli interessi dei singoli, ballerine e percussionisti, che avevano studiato danze e ritmi africani, si è aggregato il nucleo principale di questo gruppo. Questi ritmi pieni di vita hanno spinto un insieme di persone dalle esperienze di danza e di musica molto eterogenee, di diverse fasce di età e provenienza, a trovare delle modalità per coltivare il loro amore per l’Africa. Insieme abbiamo iniziato a studiare, a provare, a cercare di organizzare delle vere e proprie lezioni strutturate. E sempre insieme ci siamo spinti a cercare soluzioni di fronte alle difficoltà, come ad esempio quella relativa alla sala in cui effettuare i corsi, perché, si sa, il suono del djembe è meraviglioso ma anche molto rumoroso.
Nel marzo 2013 abbiamo avuto la fortuna di venire ospitati in una zona che ci ha accolto davvero in maniera calorosa: il quartiere di Ponte d’Oddi. Proprio nel momento di maggiore incertezza e difficoltà, c’è stato il passaggio da una forma auto-organizzata a una più strutturata: in questo frangente nasce Danza Africana Perugia, così come la conosciamo oggi. DAP, un nome molto semplice ma diretto, trovato d’impulso per rappresentare questa nuova realtà che stava nascendo.
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La danza africana che noi proponiamo si riferisce ai ritmi provenienti dai Paesi dell’Africa occidentale che hanno costituito l’impero Mandingo (Mali, Guinea, Costa d’Avorio, Burkina Faso) e che ancora oggi vengono suonati e ballati au village in alcuni di questi Paesi in occasione di feste e celebrazioni della vita quotidiana. La trasmissione di questo enorme bagaglio culturale completamente orale è ormai patrimonio di pochi artisti, alcuni dei quali abbiamo la fortuna di poter avere in Occidente. DAP è riuscito a portare nella nostra città insegnanti professionisti: prima Patrick Ouedraogo, maestro del Burkina Faso, e ora Bifalo Kouyate, griot del Mali, danzatore e polistrumentista, e non possiamo non citare gli incontri mensili dello scorso anno con Nadouba Oularé, danzatrice tradizionale della Guinea. Ma non esiste danza se non accompagnata dal suo ritmo: e allora Bifalo Kouyate tutti i mercoledì insegna, oltre alle danze, i ritmi tradizionali a colpi di djembe, il tamburo a calice originario dell’Africa occidentale. Si tratta di artisti che hanno fatto dell’insegnamento della danza e della musica africana la propria professione.
Siamo riusciti anche a dare un respiro internazionale a chi segue i nostri corsi, invitando professionisti come Gerard Diby, ballerino e coreografo della Costa d’Avorio, e Fanta Dembelé, ballerina appartenente a una famiglia di griot del Burkina Faso. Ultimi, ma solo in ordine cronologico, abbiamo ospitato la ballerina e coreografa Emmanuelle Arino e il percussionista Dario Castiello, polistrumentista, insegnante e direttore artistico presso Mama Africa.
Ma Danza Africana Perugia non è solo corsi di danza, percussioni o stage. È anche impegno sociale, integrazione e inclusione culturale: la comunità africana di Ponte Felcino ci ha aiutato nell’organizzazione di cene a base di piatti africani. Siamo stati ospitati al Sottosuolo Festival, coinvolti nell’iniziativa del CSG di Perugia Mostra Mercato Usato & Baratto per la riqualificazione di piazza del Bacio, abbiamo partecipato alla giornata mondiale contro la violenza di genere, facendo animazione presso il centro accoglienza di Ponte d’Oddi e in quello di via Favarone. Abbiamo partecipato alla Mezzanotte Bianca e Arcobaleno in Corso Cavour, colorando gli angoli e le piazze della nostra bellissima città. E come poter mancare all’evento clou del nostro territorio? Sì, ci siamo fatti largo anche tra la folla e la musica di Umbria Jazz. Ci piace ballare, suonare e imparare, continueremo a farlo con tutte le ballerine che seguono i nostri corsi e con i percussionisti che animano le nostre serate danzanti. È solo grazie alla passione di ciascuno di noi che DAP riesce regalare a questa città un pezzetto di Africa.
Non dimenticate: la danza rende felici!
Testo di Chiara Ronca
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