L’Arte di conoscere se stessi

Foto di Monica Grelli

L'arte di Conoscere se stessi

Nasce a Perugia il primo laboratorio di arteterapia. Una pratica che serve a esprimersi e scoprirsi
C’è un posto a Perugia in cui l’arte viene declinata in un modo del tutto inedito e assume una funzione terapeutica. Questo posto si chiama TRA, si trova in via Baglioni numero 10, e costituisce il primo laboratorio di arteterapia concepito nella nostra città. La madre di questo progetto si chiama Monica Grelli, è perugina e ha alle spalle anni di esperienza nella lavorazione della ceramica. L’arteterapia rappresenta per certi versi un punto di svolta della sua carriera da artigiana, un percorso che ha sempre vissuto con un approccio innovativo e romantico nei confronti del proprio mestiere. È proprio questo tipo di sensibilità che l’ha spinta a ridefinire le sue ambizioni professionali, a continuare sì a occuparsi di arte, ma in maniera diversa. Volendo coinvolgere direttamente gli altri, perché tutti possano fruire degli aspetti di soddisfazione e appagamento che la creazione artistica è in grado di generare in chi vi si dedichi.

Monica ha così intrapreso il percorso di studi che sta per terminare e che la sta formando come arteterapeuta. E ora smania dalla voglia di far conoscere alla città la sua attività e il suo labora- torio. Ci tiene innanzitutto a puntualizzare il concetto di arteterapia, sgombrando il campo da alcuni aspetti equivoci che potrebbero condizionare la percezione generale di questa tecnica. Dice: «La parola “terapia” non deve ingannare. È un termine che viene inevitabilmente associato alla malattia, e di conseguenza l’arteterapia, già di per sé sconosciuta a molti, può essere avvertita con diffidenza. Tuttavia non è così. Questa pratica non è una cura del disagio, è piuttosto una proposta di utilizzo di mezzi artistici per esprimere se stessi e la propria creatività. Per conoscersi meglio».

Nelle sedute che Monica organizza, ciascuno dei partecipanti è libero di realizzare una propria opera, sia essa un disegno ad acquerello, un manufatto in creta o un quadro con superficie tattile. All’interno del suo laboratorio, atti allo scopo, sono a disposizione i materiali più svariati e insoliti: stoffe, plastilina, borotalco, pasta di sale fatta in casa, fili di lana, tempere e colori adatti ai più piccoli. Solo per citarne alcuni. Secondo Monica, già la sola scelta dei materiali da parte degli utenti è un fatto cruciale nei loro percorsi terapeutici: «Già quelli rivelano molto. Costituiscono simbolici canali di comunicazione poiché sono il frutto di molteplici percezioni diverse. Sono scelte operate consapevolmente. Fuggendo dalle imposizioni dettate ogni giorno dal mondo esterno». Disponendo di questi strumenti, l’utente dà vita alla creazione che vuole, in assoluta libertà, esprimendosi e andando in esplorazione dei propri stati d’animo. Nel frattempo, l’arteterapeuta assiste nel ruolo di facilitatore del processo creativo, fornendo supporto tecnico laddove necessario. Osservando, e cercando di analizzare e interpretare il lavoro dei partecipanti, ma senza mai darne giudizi. L’obiettivo sostanziale proposto da Monica consiste nel ricercare, attraverso la parte psicodinamica del processo artistico, il raggiungimento di un equilibrio psichico e una crescita personale dell’individuo, su molti piani.

I laboratori sono aperti a tutti, e non è necessario avere attitudini artistiche se si è interessati a iscriversi. tra offre percorsi strutturati per le seguenti fasce d’età: bambini dai quattro ai dodici anni, preadolescenti fino ai diciotto, adulti, donne in gravidanza e mamme e papà con bimbi fino a trentasei mesi. I prezzi sono modici, il primo incontro viene offerto come prova gratuita e le prenotazioni sono obbligatorie. Per effettuarle, o per ricevere informazioni più approfondite, è possibile rivolgersi direttamente a Monica, telefonandole al 3666564485. Oppure inviare una mail all’indirizzo tra- arteterapia@gmail.com. Inoltre, tra è anche su Facebook.

Testo di Mattia Giambattista