Dappertutto i cantieri

I cantieri sono dappertutto, in ogni angolo del Paese e, quindi, della città. Vecchie strutture da rimettere a nuovo, nuovi spazi da riempire, tra bonus, superbonus, controbonus e l’impressione che l’economia possa girare sempre e solo intorno al cemento. Però ci sono anche i cantieri che, con uno sforzo semantico piuttosto esiguo, potremmo definire “sociali”. E da questo punto di vista il fermento, a Perugia, è notevole. “Luoghi Comuni” si spende da ormai un anno nel racconto di Agenda Urbana, e ora che Agenda Urbana si sta avviando alla sua conclusione ci rendiamo conto che le faccende in ballo rimangono molte. In questo numero che arriva insieme all’estate proviamo a fare il punto: ci prova soprattutto Fabrizio Marcucci col suo ‘Passo Lungo’, in cui fa cenno anche al progetto Pinqua e quindi a Ponte San Giovanni, un fronte che il nostro giornale non ha mai toccato, perché il mandato è un altro, ma che di essere raccontato senza fretta e senza cliché avrebbe un bisogno enorme. Federica Magro invece si è dedicata al Community e Family Hub di via Diaz, che a fine aprile ha finalmente aperto i battenti: è lì che si concentrano molte delle attività portate avanti dai tre assi di Agenda Urbana, è lì che hanno cominciato a svolgersi le nostre riunioni di redazione, è lì che stanno provando i ragazzi di ExtrAtto, è lì che nei prossimi mesi e nei prossimi anni si giocherà una partita decisiva per valutare il reale impatto della miriade di azioni messe in atto nell’ambito del progetto. Se diventerà un luogo simbolo della partecipazione, allora la scommessa sarà stata vinta. Poi? Poi la guerra, che, proprio come i cantieri, è dappertutto: Marta Poli è entrata in alcune delle scuole perugine che ospitano bambini e ragazzi ucraini in fuga dalle bombe, ha parlato con loro, con i loro compagni e con i loro insegnanti. Ilaria Montanucci, invece, ci aggiorna su come si sta lavorando per cementare – eccolo, il cantiere sociale – la comunità a Ponte della Pietra, Eleonora Proietti Costa ci parla di giardini urbani, Ivana Finocchiaro di nuovi modi di intendere la maternità, Caterina Fiocchetti di come è cresciuto il laboratorio di teatro che tra fine giugno e inizio luglio darà i suoi frutti con tre repliche nelle strade di Perugia. E c’è ancora dell’altro, vedrete, suggellato dalla copertina di Valentina Bolognini, che io conosco da quando era una bambina ed è diventata un’illustratrice bravissima, poetica e visionaria. Buona estate, aspettando la pace, maledicendo la guerra, chi la fa e chi la vuole.

 

Articolo di Giovanni Dozzini