La città e le famiglie

Il nuovo Family Hub è il fulcro dei progetti del Lotto 2 di Agenda Urbana

Alessandro Moretti, presidente della sede provinciale Acli di Perugia, ci ha dedicato un po’ del suo tempo inserendoci nella sua agenda colma di cose da fare, progetti da scrivere e bilanci da chiudere: gli chiediamo anche noi di comporre un resoconto di questi diciotto mesi di attività che hanno coinvolto il progetto Città Famiglia del Lotto 2 di Agenda Urbana, di cui Acli è capofila e lui stesso coordinatore e progettista.

Alessandro mi accoglie nella vecchia sede del Family Hub che è in via Sicilia 11, dove tutto ha avuto inizio. Esordisce sottolineando come il progetto sin da subito sia stato caratterizzato da una forte “unità di intenti” da parte di tutti i partner coinvolti e del ruolo attivo che ognuno di essi ha rivestito dimostrando un vigoroso entusiasmo in partecipazione e interessamento.

Questo aspetto non è di poco conto considerando la varietà dei target di associazioni e società cooperative interessate, soprattutto in virtù di una considerazione a monte: non è così scontato e    usuale che il mondo dell’associazionismo benefici della possibilità di usufruire di bandi pubblici e di progetti di una certa rilevanza.

Il progetto, oltre ad essere necessario e urgente, è stato sin da subito molto ambizioso, realizzato per un “bene” comune che è confluito nelle due direzioni principali, la comunità e la famiglia, due entità che spesso, nella realtà sociale contemporanea, rischiano di rimanere isolate, frammentate o divise.

Nello specifico, l’inaugurazione della nuova sede del Community e Family Hub di via Diaz, avvenuta il 28 aprile scorso, è stata una grande svolta per due ordini di motivi, da una parte un nuovo spazio, moderno, ampio e luminoso che permette una fruibilità migliore per enti e cittadini, dall’altra la possibilità della coesistenza di attività di quartiere e di comunità e quelle che da sempre orbitano intorno al fulcro sostanziale del capofila Acli, le famiglie.

La risposta degli utenti è stata positiva, sia da un punto di vista della partecipazione che della soddisfazione per i risultati ottenuti: “In un periodo storico difficile come questo e dopo due anni di restrizioni Covid-19, ricucire il tessuto sociale è stato un lavoro complesso ma non impossibile. Quando finalmente le famiglie avevano iniziato a frequentare il Family Hub in via Sicilia 11, lo spostamento nella nuova sede in via Diaz ha sicuramente rallentano l’accesso in quest’ultima: è stato perciò necessario cominciare un nuovo e importante lavoro a livello di comunicazione e implementazione dell’offerta degli incontri a tema, anche con dirette online e un piano di informazione tramite video a disposizione sulla pagina del progetto. La redazione dell’organigramma ha favorito la corretta gestione dell’impianto progettuale e la sinergia tra il capofila e i partner ha continuato a persistere e a dimostrarsi efficace in termini di risultati previsti”.

Per quanto riguarda il coordinamento, la gestione e il monitoraggio dell’intera iniziativa, il capofila Acli sede provinciale di Perugia APS svolge un ruolo di raccordo tra i differenti attori del progetto, continuando la gestione della segreteria del Family Hub, attraverso informazione e orientamento della comunità ai servizi specifici offerti.

Alessandro mi illustra un quadro decisamente positivo sia per quanto riguarda la buonissima sinergia che si è generata tra i tre lotti di Agenda Urbana che nel tempo si è intensificata, sia per quanto concerne il feedback della cittadinanza e degli utenti sotto il punto di vista della partecipazione attiva: l’iniziativa progettuale ha raggiunto un grande numero di persone, tra cui c’è chi ha partecipato in presenza e altri che hanno preferito seguire le attività a distanza. Un altro dato molto interessante è rappresentato dall’andamento delle visualizzazioni della pagina Facebook attraverso cui il progetto ha potuto essere presentato e divulgato.

Oltre agli aspetti tecnici e organizzativi di una semplice “progettazione”, Alessandro mi sembra molto centrato sulla urgente necessità di perseguire una “programmazione” per il prossimo futuro, soprattutto in virtù della positiva risposta della cittadinanza: “Siamo consapevoli e convinti, guardando in prospettiva, della necessità di una maggiore concentrazione di risorse indirizzate alle politiche prettamente familiari: parliamo di provvedimenti normativi, previdenziali ed economici che possano convogliare finanziamenti e investimenti ad hoc per tutte le attività di innovazione sociale sul tema della famiglia che abbiamo intrapreso con Agenda Urbana. Questo è auspicabile non solo da parte del Comune ma anche dalla Regione e del ministero delle Politiche familiari: è necessaria quindi una visione comune di tutti gli attori sociali e istituzionali affinché si possano garantire elementi di continuità tra le azioni passate e gli obiettivi futuri”.

Articolo di Marta Poli