Droga, diritto, società

Foto di David Montiel

Droga, diritto, società

Continua il ciclo di seminari del protocollo d'intesa sulle dipendenze
È chiaro che di questo progetto c’era bisogno. Chi ha partecipato ai primi due appuntamenti di Comunicare, condividere, partecipare se n’è reso conto perfettamente: il ciclo di seminari e laboratori organizzato dal Protocollo d’intesa sulle dipendenze risponde a un’esigenza concreta. Quella di mettere in relazione le tante realtà interessate a vario titolo dalla questione droga. Magistratura, forze dell’ordine, operatori sanitari e sociali, mass media, studiosi, associazioni. L’11 febbraio, in occasione della presentazione ufficiale dell’iniziativa, si sono incontrati per la prima volta a Palazzo Donini per capirne meglio lo spirito e lo spazio di manovra. Il 27 di febbraio si è svolto al cinema Méliès il primo dei tre seminari formativi in programma, a marzo avranno luogo gli altri due. Poi, da aprile, si comincia con i laboratori, che saranno il momento della partecipazione e dell’interazione.

Dicevamo dei seminari. Il prossimo si terrà venerdì 13 marzo alla Sala Sant’Anna di viale Roma. Diritto, risvolti sociali e mediatici: i temi affrontati nelle tre sessioni saranno questi. Stefano Anastasia, docente di sociologia del diritto all’Università di Perugia, parlerà dell’approccio legislativo alle questioni delle dipendenze in Italia e nel resto del mondo. Poi si discuterà degli effetti sociali, economici e sanitari del traffico e del consumo di droga insieme a Roberto Segatori, professore di sociologia all’ateneo perugino e coordinatore del progetto, Massimo Campedelli del Consorzio Mario Negri Sud di Chieti e rappresentanti dell’Osservatorio epidemiologico regionale. Infine i media, con una tavola rotonda a cui parteciperà la stampa locale.

L’ultimo dei tre seminari è previsto per mercoledì 25 marzo all’ex chiesa di S. Maria Maddalena di Corso Cavour, nella sede del comando regionale dei carabinieri. Ci si muoverà lungo tre direttrici: strategie di intervento a livello nazionale e regionale, i servizi in Umbria, il ruolo delle associazioni. Tra i relatori, Leopoldo Grosso del Gruppo Abele, Emilio Duca della direzione Salute della Regione Umbria, operatori dei servizi sanitari pubblici e privati ed esponenti del mondo dell’associazionismo. I partecipanti, peraltro, saranno espressione delle stesse realtà. Con questi due incontri si concluderà la prima parte del progetto, quella più canonicamente formativa. Poi, ad aprile, prenderanno il via i cinque laboratori partecipativi, in cui i soggetti chiamati in causa potranno confrontarsi sulle faccende concrete, partendo dalle rispettive esigenze per elaborare delle risposte condivise. Per informazioni è possibile consultare il sito www.villaumbra.gov.it.

Testo di Giovanni Dozzini

Protocollo d'Intesa Dipendenze

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